Thérèse philosophe
"Thérèse philosophe", insistentemente attribuito a Diderot, è uno dei più celebri romanzi libertini del Settecento francese. Pubblicato poco prima della metà del secolo, anonimo, conobbe subito una grandissima fortuna nonostante i sequestri e le persecuzioni di cui venne fatto oggetto. L'episodio principale del libro prende spunto da un clamoroso fatto di cronaca del tempo: un gesuita, Girard (nel romanzo Dirrag), direttore di un istituto femminile di penitenza, riesce a sedurre una giovane pia e innocente, Caterina Cadière (nel romanzo Eradice), portandola alla rovina e rimanendo impunito. Partendo da questa storia, l'autore scrive una violenta satira contro il clero e la sua ipocrisia che quasi non ha pari per la sua impertinenza.