Kebra Nagast. La Bibbia segreta del Rastafari
Il "Kebra Nagast", in lingua ge'ez "La Gloria dei Re", proclama la discendenza della monarchia etiope dalla stirpe di Davide, a cui appartiene lo stesso Gesù Cristo. Finora ignorato nel nostro Paese, soprattutto per ragioni politiche relative alle guerre coloniali, il "Kebra Nagast" è un testo sacro denso e affascinante che si presta a molteplici letture. È il racconto avvincente e poetico dell'amore tra Salomone e Makeda, la regina di Saba, vicenda soltanto velatamente accennata nella Bibbia. È un classico della letteratura sacra dell'Africa cristiana. È infine il testo che pone la basi per un importante movimento religioso, politico e culturale dei nostri tempi: il Rastafarianesimo. Il "Kebra Nagast" è infatti sacro per tutti i credenti della religione rastafariana, convinti che l'Etiopia sia il Nuovo Israele e che il Negus Neghesti Haile Selassie I sia letteralmente un Cristo ritornato, colui che realizza concretamente la profezia sul regno terreno che deve instaurarsi prima della fine del mondo. Al centro del libro c'è il trasferimento dal tempio di Gerusalemme di Zion, l'Arca dell'Alleanza, segno concreto della presenza divina nel mondo, che molti ritengono ancora oggi custodito in Etiopia. Dalla Giudea all'Etiopia fino alla Giamaica ed ai suoi aneliti di liberazione, l'Arca, simbolo di giustizia e di speranza a cui affidarsi e per cui lottare, rappresenta oggi l'eredità profonda di questo libro alle future generazioni.