Brunò. Il commissario francese
Il poliziotto Benoit Courrèges, soprannominato Brunò, è il capo della polizia locale di St. Denis. Peccato però che nella sonnolenta cittadina del Périgord lui sia di fatto l'unico agente in carica... e ciò significa che fra i suoi compiti principali c'è la salvaguardia delle tradizioni locali, l'organizzazione delle parate cittadine, e naturalmente il prendere parte a pranzetti succulenti. La vita scorre dolce, per Brunò, fino al giorno in cui, mentre sta curiosando tra le festose bancarelle del mercato viene improvvisamente scoperto un cadavere sventrato con una svastica incisa sul petto. Brunò è allora costretto a calarsi nel ruolo di un vero commissario. La pace della cittadina è bruscamente interrotta da una vera invasione di investigatori, che si danno un gran da fare per evitare lo scatenarsi di violenze xenofobe: perché il morto era il capostipite di una famiglia di immigrati algerini e tutte le piste conducono a un movente razzista. I sospetti cadono infatti su un ragazzo del paese, che si scopre essere legato a un movimento di estrema destra. Un'ipotesi assai triste per Brunò, che deve cominciare a guardare i suoi concittadini come potenziali assassini. Eppure qualcosa non lo convince, e toccherà proprio a lui svelare, con i suoi metodi inconsueti, una verità diversa, che affonda le radici nel passato, in uno dei periodi più tormentati della storia francese: la Seconda guerra mondiale.
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