La stanza delle spezie
Nell' Imperial War Museum di Londra c'è un cimelio sorprendente: un libro di ricette vergate su fogli di ogni tipo e dimensione, con suggerimenti su come preparare piatti delle tradizioni più diverse. Quei foglietti spesso quasi trasparenti, scritti in un campo di prigionia giapponese, sono la preziosa eredità che Lilla Eckford ha lasciato ai pronipoti, la testimonianza di come si possa superare ogni avversità evocando un proprio mondo interiore fatto di sapori e ricordi. Attraverso il pollo alle arachidi e lo spezzatino d'anatra e castagne, il sukiyaki e le sfogliatelle alla crema, Lilla racconta le vicende della sua famiglia in un secolo di storia coloniale inglese. Nata in Cina alla fine dell'Ottocento e trasferitasi in India dopo il primo matrimonio, la donna subisce il suicidio del padre e la perdita di figli e mariti, le alterne fortune della realtà turbolenta in quelle terre lontane e aspre, persino la scoperta che in nessun luogo può sentirsi veramente a casa, eppure impara come navigare nella vita con tenacia ed eleganza. A raccogliere lettere e fotografie, gli aneddoti dei parenti e i documenti storici che ricostruiscano un'esistenza così quietamente eccezionale è la pronipote Frances Osborne, dalla cui penna sgorga questo racconto, che imbandisce i capitoli della storia di Lilla come portate varie e speziate in un sontuoso banchetto famigliare.