Metànoia
Anni Settanta. Gli anni dell'hard rock e dell'heavy metal. Gli anni della gioventù in lotta contro l'ordine dei padri. Gli anni della rivoluzione sessuale. Lei, Francesca, studentessa universitaria, nel fiore della giovinezza. Lui, Thomas, alpinista di fama internazionale, già quarantenne e all'apice di una leggendaria carriera sportiva. Si conoscono durante "una notte di eccessi e follie". Tra i due nasce subito una forte intesa, un amore che si nutre della passione, altrettanto forte, per le montagne, per la vita avventurosa e selvaggia fino a quando Thomas scompare sulla Grande Montagna, in circostanze misteriose, durante una spedizione alpinistica in Himalaya. Per Francesca la vita improvvisamente si ferma, sospesa nella lunga interminabile lotta contro l'inaccettabile quotidianità del vuoto, nella speranza di sorprendere un giorno Thomas "aprire di nuovo il cancelletto sotto al melograno" e tornare a casa. La Grande Montagna è la metafora potente ed elusiva di questa attesa scandita dai frammenti temporali, ricomposti nella memoria dei rimandi suggestivi, dove Francesca e Thomas riflettono l'intimità più vera, di solitudine e smarrimento, nel rivivere il ricordo di un sentimento che si nutre della speranza per un nuovo futuro. Anime nude, prigioniere delle proprie illusioni, che nell'evolversi degli accadimenti vissuti tra i mistici scenari dell'Himalaya e gli idilliaci paesaggi del Tirolo, trovano infine la via possibile di riscattare se stesse.