Una mano più in là. Storia di un'operazione che ha cambiato il mondo
Una mano più in là. Storia di un'operazione che ha cambiato il mondo: «Odio aspettare. Mi sembra di perdere tempo e io non ho tempo da perdere. Ho tantissime cose da fare, nella vita. Per esempio, diventare il numero uno nella specializzazione che ho scelto, la chirurgia della mano...» Un traguardo raggiunto il 23 settembre 1998, quando alle ore 14.42, dopo quasi sette ore di intervento presso l'Hòpital Édouard Herriot di Lione, Lanzetta e la sua équipe concludono il primo trapianto di mano al mondo. Oggi, a vent'anni di distanza da quello storico giorno, il chirurgo italiano ha deciso di raccontare il lungo viaggio verso la realizzazione di quell'operazione rivoluzionaria che a molti sembrava impossibile. L'autore ripercorre il cammino a ostacoli per raggiungere l'ambito risultato annotando tutte le emozioni, l'entusiasmo, ma anche le paure, che hanno accompagnato quella straordinaria avventura scientifica che ha spostato i confini della chirurgia. Una storia iniziata in Australia, continuata in Francia, poi in Canada, giocata sul filo del tempo per battere gli americani in una prima assoluta che il mondo attendeva da duemila anni, cioè dal miracolo attribuito ai santi Cosma e Damiano. Un storia accompagnata anche da tanti punti interrogativi perché molti sono i dubbi che un trapianto di mano pone anche dal punto di vista etico. Se il ricevente commettesse un crimine con le impronte digitali di un morto? Come deve essere accarezzare, colpire, ma anche mangiare, guidare, con una mano nuova, che ha già vissuto con un altro individuo? Tutto questo è legittimo? Ne vale la pena?
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