Culi & culatelli

Culi & culatelli

Michele Melotti, trentasette anni, il corpo tosto tipico della Bassa Padana, è un musicista disilluso e un po' depresso. Nato nella patria del culatello, a Zibello, si è trasferito a Roma appena maggiorenne. Aspirante rockettaro, ha ripiegato su un lavoro sicuro a Radio Vaticana. La romanità gli sta un po' stretta, così come il microappartamento vista Cupolone che la fidanzata Giovanna, ironia del destino, rigorosamente vegana, vuole trasformare nel loro nido d'amore. Però, si sa, la vita non lesina sorprese e così, all'improvviso, Michele viene richiamato dalla sorella Antonia al capezzale del padre, molto malato e con l'azienda di famiglia - naturalmente produttrice di culatelli che sta andando a rotoli. Per Michele è un tuffo nel passato, in quel mondo dominato da nebbie apocalittiche, dall'umidità del Po, da fiere enogastronomiche dedicate al "Re Suino", dove ritrovare parenti e vecchi amici rimasti fermi nel tempo. C'è anche la madre, ormai indifferente al disastro famigliare; l'ex cognato bulimico e la sorella rifidanzata con un bestione attempato ex mister Salsomaggiore Terme; la Pina, pettegola parrucchiera unisex; Gianni, antico sodale, oggi funzionario di banca. Ma, soprattutto, c'è il Manes, capostipite dal pugno di ferro, dal quale era edipicamente fuggito a gambe levate. Gustoso come il celeberrimo salume parmense, l'esordio narrativo di Charlie Gnocchi parla il linguaggio di una provincia piena di umanità col sorriso pronto sulle labbra. Un mondo che sa godere delle cose semplici...
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