Tessiture. Il pensiero fertile di Liana Borghi
Una delle intelligenze più lucide e anticipatrici del nostro Paese, Liana Borghi (1940- 2021), teorica e attivista femminista e lesbica, di sé diceva che sentiva/pensando, che la sua testa e il suo cuore lavoravano all’unisono. Instancabile traghettatrice di pratiche e pensieri capaci di mettere in discussione tanto l’essenzialismo caro ad alcune aree del femminismo italiano quanto la tendenza a ‘solidificare’ identità e alleanze, Liana Borghi ha incarnato – dentro e fuori dall’accademia – il principio di un pensiero in divenire, fertile e inquieto, mai definitivo. Tessiture, fortemente voluto da molte delle numerose persone che con Liana Borghi hanno studiato, creato, scritto, costruito e immaginato mondi restituisce il ritratto di una indomabile gentile guerriera, una ricercatrice curiosa e appassionata, una militante refrattaria alle secche dell’ideologia.