Strana carne
Lavinia detta Jo, un giorno incontra il suo destino e il suo destino ha l'aspetto di BB il Mandriano, un uomo che non sembra camminare ma librarsi sulla terra, o meglio sull'asfalto dell'autostrada, mentre si avvicina alla macchina di sua madre per rubarla. Lavinia è annoiata della vita da ragazza di buona famiglia e soprattutto di sua madre, così quando il Mandriano si siede al volante accetta l'avventura senza opporre resistenza. In fuga da chi segue le loro tracce, i due troveranno rifugio a Pensione Pineta, un ricovero nascosto nei boschi, diventato riparo di una popolazione di anziani transfughi, ballerini di tango, assassini per amore, ex cacciatori, nobilastri locali in un circo che si rinnova ogni giorno di piccole vanità. Per questi stravaganti ospiti non c'è altro luogo dove andare, tutti sono devoti a una misteriosa presenza che pare vegliare come un nume tutelare sulla pensione, una centenaria custodita in una teca da cui i pensionanti si recano come in processione. Da quella casa, a ogni modo, non ci si allontana se non da morti. Per tutti loro l'arrivo di BB e di Jo segnerà una frattura della routine, con l'esplodere di gelosie, rancori e spaventi. Un romanzo che travalica i generi, che ci traghetta in notti paurose e pleniluni cari ai fantasmi, figure malefiche e straziate creature innocenti. Un canto alla libertà dai vincoli delle relazioni.