Tutti pazzi per il gender. Orgoglio e pregiudizio di genere

Tutti pazzi per il gender. Orgoglio e pregiudizio di genere

Al grido "Difendiamo i nostri figli!", un esercito di uomini e donne spaventati e agguerriti si erge a difesa della nostra presunta natura minacciata da un mostro dalle mille facce e dai mille nomi. E l'Ideologia del Gender. La Società Italiana delle Storiche aveva già risposto un anno fa alle farneticazioni e all'uso sconsiderato della categoria "gender" definendola non una teoria (tantomeno un'ideologia) "quanto piuttosto uno strumento concettuale per poter pensare e analizzare le realtà storico-sociali delle relazioni tra i sessi in tutta la loro complessità e articolazione: senza comportare una determinata definizione della differenza tra i sessi, la categoria consente di capire come non ci sia stato e non ci sia un solo modo di essere uomini o donne, ma una molteplicità di identità e di esperienze, varie nello spazio e nel tempo." Nonostante ciò, gli allarmi e le paure infondate non sono diminuiti, anzi. Chiara Lalli ripercorre a ritroso la via del "gender" per andare a recuperare le origini di una tale confusione di termini, concetti e intenzioni fino ad arrivare allo scontro sulla maternità surrogata diventata, suo malgrado, terreno di battaglia "gender". Una confusione per niente neutrale e che mira al controllo della morale, del comportamento, della sessualità, dell'educazione e dei corpi non conformi.
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