Il pirata
L'avventura, la libertà, il coraggio, la morte e soprattutto l'amore informano la trama di quest'ultimo romanzo di Conrad. Siamo sulle coste meridionali della Francia dopo la Rivoluzione del 1789 e durante l'ascesa di Napoleone. Ed è qui che il vecchio Peyrol, corsaro e cannoniere della flotta rivoluzionaria, torna per potersi finalmente riposare. Nella fattoria di Escampobar Peyrol incontra i personaggi chiave della vicenda: il sanculotto Scevola, folle "bevitore di sangue", di cui riesce a sconfiggere le pericolose follie ideologiche, e i due giovani, Arlette e Eugène che, traumatizzati dalla ferocia dei tempi, troveranno, grazie a lui, la strada per il compimento del loro amore. Con un meccanismo narrativo sottile e implacabile, Conrad costruisce un'avventura fatta di sguardi, piccoli gesti, parole e disperati piani d'azione coltivati in segreto, fino al sorprendente colpo di scena finale, quando, nell'imminenza della battaglia di Trafalgar, il pirata si trova a insidiare con la sua tartana la flotta guidata dall'Ammiraglio Nelson. Al centro del romanzo stanno Peyrol e Arlette, due creature libere e potenti che Conrad delinea con magistrale sapienza psicologica. "Il pirata", con la sua riscoperta della forza positiva dell'amore, immette nuova linfa nel romanzo d'avventura conradiano. Nelle sue pagine il lampeggiare di una sciabola o un colpo di cannone hanno la stessa forza di una carezza o di un bacio.
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