Made in Sicily
"Baciamo le mani" di Vittorio Schiraldi fu il primo romanzo che, con "Il padrino" di Mario Puzo, si provò a raccontare la mafia dall'interno, e non a caso divenne un clamoroso bestseller. Ad oltre trent'anni di distanza l'autore torna in Sicilia per narrare il tramonto di un patriarca mafioso, ispirato alla figura di Bernardo Provenzano. Tutto comincia quando uno scrittore di gialli di origine siciliana, trasferito da tempo a Roma, scende a Palermo per trattare l'acquisto della lussuosa barca di un amico e, a causa di una serie di inquietanti equivoci, viene scambiato per l'emissario dei poteri occulti che dalla capitale manovrano i fili delle azioni delittuose perpetrate nell'isola. Un giorno a convocarlo nel suo rifugio segreto è il capo dei capi, che vuol servirsi di lui per provare a vivere almeno una volta una vita normale e recarsi allo stadio per vedere in azione la squadra del cuore. Ed è proprio sulle gradinate della "Favorita" di Palermo che l'autore scioglie con mano maestra i nodi della vicenda, offrendoci uno spaccato lucido e impressionante di quel che è la mafia oggi, divisa tra "pizzini" e risorse tecnologiche..."Made in Sicily" è un giallo amaro e al tempo stesso "divertente", che si legge con crescente interesse e, mentre fotografa la realtà criminale che fa da sfondo alla storia, non manca di rivolgere uno sguardo malinconico alla Palermo di un tempo, sconosciuta ai più.
Momentaneamente non ordinabile