Un terremoto a Lacedonia
Si ritrova in molte pagine il messaggio riguardante l'amore per la cultura, materializzato attraverso l'amore per i libri. Non si menziona la cultura come ornamento nè come esibizione intellettuale narcisistica, bensì come strumento per conoscere se stessi, la propria storia, la propria realtà umana e sociale. Si riconosce nella cultura la forza motrice della ragione, seconda una visione idealistica ed intellettualistica della natura umana. (...) Il tempo speso per la lettura di questo libro è corroborante per la visione ottimistica dei compiti educativi (visione che permette di superare i limiti della burocrazia e di non nascondersi dietro le false giustificazioni delle carenze logistiche); per la fede nell'uomo, nel suo futuro e nel suo progresso; per il suggerimento di potenziare i saperi umanistici al fine di bilanciare quelli tecno-scientifici, nella persuasione che i primi sono fondanti e irriducibili.
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