La filosofia dei segni e dell'interpretazione
La filosofia dei segni e dell'interpretazione intende indicare al dibattito filosofico contemporaneo una prospettiva, che si collochi al di là della tradizionale dicotomia tra essenzialismo e relativismo. La concezione dell'interpretazione di Abel amplia quella dell'ermeneutica classica, mostrando come ogni forma del nostro percepire, parlare, pensare e agire siano legati a una pratica interpretativa. L'idea tradizionale di una verità come corrispondenza, propria di ogni concezione essenzialistica, viene riformulata attraverso un'indagine dei processi di organizzazione e di costruzione delle percezioni e degli schemi d'interpretazione.I saggi raccolti forniscono una rappresentazione unitaria della filosofia dei segni e dell'interpretazione di Abel e dello sforzo compiuto di farsi carico di alcuni aspetti centrali della realtà contemporanea, quali il valore della democrazia e del pluralismo o il crescente predominio dei mondi dell'immagine. La riformulazione del linguistic turn dominante nella filosofia contemporanea permette ad Abel un confronto serrato con taluni aspetti della tradizione filosofica, da Kant a Nietzsche, da Wittgenstein ad Heidegger.
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