Letino. I dipinti di Santa Matia a Castello. Rapporto tra arte e transumanza
Nel castello di Letino, nella chiesa dedicata alla Vergine, in un suggestivo tempio appena uscito dal restauro, ci sono sei altari di pietra e ciascuno reca un dipinto su rame, variamente montato. Tutti gli altari datano tra la fine del diciasettesimo secolo e l'inizio del diciottesimo. Sul piano artistico si ravvisa una notevole diversità tra le opere. Talune sono di chiara impronta popolare. Ma due di esse hanno il tratto di una mano sicura, paiono rimandare a conosciute scuole del tessuto artistico partenopeo e forse d'oltre, è difficile dire. Notevoli sono nella loro semplicità gli altari marmorei e tarsiati. Perchè quei dipinti? A quale cultura o circostanza storiche e religiose possono ascriversi, al di là dei soggetti e dello stesso connotato dello stile? Geppino avanza alcune ipotesi, partendo dallo studio dei santi e da una seria, talora ardita, ma suggestiva analisi dei particolari iconografici. Si rifà ad una tradizione che rimanda ai cammini pastorali della transumanza, di cui rilegge suggestivamente i percorsi a cavallo degli Appennini, tra Adriatico e Tirreno.
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