Le domande fondamentali della filosofia antica
La filosofia nasce due secoli prima di Platone con i cosiddetti pensatori presocratici. Tra questi, spiccano i nomi di Talete e Anassimandro, Eraclito e Parmenide. Di loro non ci restano che frammenti più o meno estesi. Nonostante ciò, da Hegel a Heidegger (passando per Nietzsche) il pensiero moderno ha trovato nei presocratici ispirazioni e stimoli cruciali che sono stati parte essenziale del suo stesso sviluppo. "Le domande fondamentali della filosofia antica" è il titolo che Eugen Fink diede a uno dei suoi cicli di lezioni. Con il linguaggio piano e accessibile di un corso universitario, Fink ingaggia un confronto serrato con la filosofia antica, partendo proprio da colui che, secondo il fenomenologo tedesco, fu responsabile del travisamento più gravido di conseguenze dell'intenzione originaria dei primi pensatori greci: Aristotele. È attraverso la sua movenza interpretativa che la filosofia occidentale si è sempre rapportata alle indagini dei "fisiologi" presocratici; da questa lettura non si può certo prescindere, ma ugualmente non si deve rinunciare a trovare un accesso diretto alle origini del pensiero occidentale, guardando alle spalle di Platone e Aristotele e cercando la radice più autentica di quel domandare aurorale che tutt'oggi ci interroga.
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