Sponda occidentale
A vent'anni della caduta del muro di Berlino un'antologia del poeta tedesco: dagli anni della guerra fredda vissuta oltre cortina sino al dopo '89 la poesia di Braun racchiude mezzo secolo di storia; la sua voce è lo specchio dei traumi e delle ferite di un paese che forse più di ogni altro ha toccato l'abisso, ma anche quello degli slanci e delle speranze di una comunità che ha saputo, pur tra mille contraddizioni, ritrovarsi unita. Il percorso poetico che questo libro racchiude può essere letto come un viaggio esemplare attraverso i decenni del Novecento a partire dalla prospettiva di un intellettuale europeo che, come pochi altri, si è trovato a vivere nelle crepe della storia. Volker Braun ha avuto il coraggio di esserne testimone. Che nella Ddr non fosse facile la vita dell'intellettuale militante lo sappiamo. Forse oggi più di ieri, dopo che negli archivi della Stasi Braun ha ritrovato quarant'anni dell.esistenza sua - e dei suoi familiari - frugata fin "nelle viscere". Anche se non privo di riconoscimenti, Braun non può essere assimilato all'apparato culturale della Ddr. Il suo è un rapporto di non subalternità, ergo di continua tensione critica, di chi - egualitario nel cuore e nella lingua - vuol parlare senza il morso in bocca.
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