Notte turca
Nel 1915 ha inizio il sistematico annientamento del popolo armeno per mano turca. La storia del Sultano e dei tre Pascià, che da principio sembra una favola, finirà in tragedia. Nonostante sia presentato come un racconto, e l'autore abbia il dono di una scrittura coinvolgente e immaginifica, i fatti narrati in "Notte turca" sono drammaticamente veri. Ma esistono diversi modi di scrivere la storia: Philippe Videlier ha scelto di allontanarsi dai canoni di una storiografia da freddo archivista, per adottare una lingua diversa, sempre elegante, spesso ironica, facendo tuttavia mostra di una straordinaria erudizione. Questo piccolo romanzo storico, che in Francia è già diventato un caso letterario, racconta la drammatica vicenda del popolo armeno all'epoca del tramonto dell'impero ottomano, attraverso la narrazione delle terribili gesta del sultano Abdul Hamid e dei tre pascià Giovani Turchi che portarono a termine il genocidio iniziato dal loro predecessore. Le camere a gas non erano ancora state sperimentate, eppure quella praticata a partire dal 1915 fu una vera e propria politica di sterminio, con centinaia di migliaia di persone sgozzate, impiccate, fucilate e annegate. "Notte turca" si rivela così un'opera indispensabile per tutti coloro che, senza accontentarsi di una conoscenza approssimativa dei fatti, vorranno approfondire questa pagina buia troppo spesso dimenticata, l'annientamento di un popolo in nome della razza, che purtroppo non è rimasto isolato negli annali della storia.
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