Il delitto e il castigo. Trasgressione e pena nell'immaginario degli adolescenti
Nel corso dei processi di socializzazione, ogni individuo partecipa attivamente alla costruzione del proprio bagaglio di conoscenze normative, che gli permettono di agire come membro competente della società di appartenenza. Parte di questo 'bagaglio normativo' si struttura, fin dalla primissima infanzia, intorno alle rappresentazioni di ciò che è 'giusto' e di ciò che è 'sbagliato', e intorno a quelle delle punizioni, per poi gradualmente affinarsi fino alla costruzione di pensieri più complessi relativi alla trasgressione e alla pena. L'obiettivo del volume, che illustra i risultati di una ricerca condotta su un campione di adolescenti, è l'individuazione degli elementi di carattere normativo costitutivi dell'immaginario di ragazzi differenti per età, genere, classe sociale in relazione alla devianza e alla pena. Si riesce così a valutare quanto gli adolescenti si collochino in continuità, o si differenzino, dalla norma scritta e dalla cultura normativa patrimonio della società e dei gruppi a cui appartengono, e quanto si percepiscano in continuità o in disaccordo con il pensiero del mondo degli adulti e degli amici. Ne è scaturito un quadro che ha permesso di esplorare molti aspetti della cultura normativa dei giovani intervistati, nonché di accedere alle rappresentazioni che danno forma alla vita di relazione degli adolescenti, per i quali pare esistere la consapevolezza che le norme, e le relative sanzioni, rappresentino strumenti indispensabili per la vita sociale, seppure talvolta difficili da maneggiare. Contributi di Stefania Fucci e Paolo Parra Saiani.
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