Vedere e potere. Il cinema, il documentario e l'innocenza perduta
Gli scritti raccolti in questo libro, che propongono al lettore italiano un percorso critico di Comolli dal 1988 a oggi, vengono a costituire un corpus teorico di estremo spessore sulle questioni fondamentali aperte dalla produzione d'immagini oggi. Al centro della ricerca il funzionamento del dispositivo cinematografico, il rapporto tra i linguaggi visivi e l'apparato sociale ed economico dominante, la posizione dello spettatore come punto di vista centrale per rileggere la modernità del cinema.
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