Donne di pietra. Storie al femminile «scolpite» sui muri di Firenze
La storia di Firenze è ricchissima di eventi e personaggi: il libro migliore per conoscerla è la città stessa. Sulle facciate dei palazzi, nei cortili, nelle chiese, sui muri delle strade di collina è tutto un susseguirsi di lapidi dedicate a chi vi ha vissuto, operato, gioito e sofferto. Molti di questi documenti, spesso in marmo, sono dedicati a donne: sante e sovrane, artiste e ispiratrici di artisti, attrici, cantanti, pittrici, madri e nonne qualunque, studiose e maestre, monache e prostitute, patriote risorgimentali e partigiane. Per decreto del Comune, per volere di privati cittadini, per affetto da parte dei parenti, il loro ricordo si fa concreto nel luogo in cui nacquero, vissero, morirono o dormono, si spera, in pace. Ognuna di loro offre la chiave di un "mondo" a chi si ferma a leggere. Le abbiamo chiamate "donne di pietra": sono il nostro passato, le nostre antenate, quelle di cui vogliamo tenere viva la memoria per comprendere il presente e scommettere sul futuro. Censirle, studiarle è stato un dovere e un piacere. A tutte loro intendiamo dire grazie.
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