De l'estensione. Studi sulle pratiche della vocazione poetica
Saggi e studi contenuti in questo libro sono per lo più dedicati all'inizio della creatività poetica, allorché un bisogno d'espressione si scontra coi vincoli dell'estensione: pudore o reticenza personale, disciplina del corpo e della parola, favore del pubblico. Un saggio sulle autotestimonianze dei poeti del primo Novecento italiano è seguito da uno studio su un caso tra i più esemplari di raccoglimento d'un soggetto in conflitto con se stesso: 'soggetto', vale a dire, a se stesso. Un saggio sulle possibilità teoriche di giovarsi di tecniche musicali sommarie per dare estensione e costrutto a composizioni poetiche è seguito da uno studio su quella particolare estensione della poesia che consiste nella sua recitazione a memoria. Tutto nasce, in definitiva, da un giudizio sullo stato presente della poesia italiana alquanto simile al giudizio espresso in Filosofia della musica da Giuseppe Mazzini: crisi di schietta sensibilità poetica significa crisi di vitalità nazionale. Ne conseguono inevitabili sconfinamenti sulla filosofia politica e sulla logica del giudizio.
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