Di mestiere facciamo i perdenti
L'arrivo di uno sconosciuto nell'isola di Procida e il successivo ritrovamento del suo cadavere aprono un racconto che si snoda a Napoli, tra la fine del secondo conflitto mondiale e le elezioni politiche del dopoguerra. La storia di Giacomo, della sua famiglia e delle persone che vi ruotano intorno in una vicenda corale si svolge fino a svelare le circostanze di un delitto senza castigo. La generazione che calcola il tempo tra "prima" e "dopo" la guerra esprime il senso di impotenza e inadeguatezza, e il conseguente smarrimento, dinanzi ai cambiamenti profondi della storia e della società.
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