La rivoluzione protestante. L'altro Cristianesimo
Un Cristianesimo diverso è possibile. Il 31 ottobre 1517 un monaco agostiniano attaccò 95 tesi "da dibattere" al portone della Chiesa di Wittenberg. Il gesto di Martin Lutero doveva cambiare non solo la storia della Chiesa ma quella dell'intera Europa. E le conseguenze della "rivoluzione luterana" si sono estese al mondo, come mostra il caso di un altro Lutero - il reverendo Martin Luther King jr - che nel Novecento ha guidato negli USA la lotta contro la discriminazione razziale. A quasi cinque secoli dai Padri della Riforma (Lutero, ma anche Zwingli, Calvino, Enrico VIII e molti altri con loro), il Protestantesimo continua a modellare le istituzioni delle società aperte dell'Occidente, in quel groviglio di contraddizioni che è stato suscitato dalla sua idea più affascinante, quella del sacerdozio universale, per cui la coscienza di ogni credente diventa la pietra di paragone della realizzazione della Buona Novella. In un'epoca in cui le pretese egemoniche del Papa sono sempre più messe in discussione, ripercorrere i momenti salienti delle vicende del Protestantesimo, come fa con un taglio vivace e accessibile William Naphy,è un'occasione non solo per fare i conti col passato ma anche per prospettare nel futuro i rapporti tra fede e ragione, religione e scienza, Chiesa e società.
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