Metodo Movi-lectio. Una moderna strategia di insegnamento per nuove forme di apprendimento

Metodo Movi-lectio. Una moderna strategia di insegnamento per nuove forme di apprendimento

Da una locuzione latina deriva l'espressione di apprendimento per Movi-lectio, che nel suo significato letterale sta a indicare una lezione dinamica, dove a un'elaborazione cognitiva segue immediatamente un'elaborazione esecutiva, che permette all'alunno di completare il compito didattico-motorio. Esso nasce come nuovo e originale metodo da inserire nell'attività scolastica, al fine di modernizzare quello tradizionale "in chiave di supporto", che nonostante la sua valida e pluriennale applicazione, viene chiamato ad aprirsi a nuove espressioni di trasmissione della cultura. Considerando l'ambito multidisciplinare, Movi-lectio si presta come metodo approvato dalla condivisione di un approccio didattico-strategico, che supera ogni forma di competizione tra gli alunni o gli atleti, i quali indistintamente avranno un ruolo centrale durante le attività e le verifiche finali di ogni unità didattica di apprendimento. Attraverso un processo di socializzazione si realizza il più importante processo di integrazione, andando così a soddisfare eventuali strategie inclusive, da attivare nel momento in cui si presentano casi che richiedono interventi speciali. Oggi più che mai le scuole, come le palestre, sono frequentate da soggetti portatori di urgenti bisogni di sostegno e per i quali straordinariamente Movi-lectio si propone come metodo per il superamento di qualsiasi difficoltà, in particolare delle tre categorie di BES: disabilità mentale, fisica, sensoriale; svantaggio socio-economico, linguistico, culturale; disturbi evolutivi specifici: disturbi specifici dell'apprendimento - DSA -, disturbi dello spettro autistico, funzionamento cognitivo limite. Ampio spazio viene dedicato proprio ai disturbi evolutivi specifici e in particolare ai disturbi dell'attenzione e dell'iperattività (ADHD), verso cui il metodo risulta molto efficace con un riflesso positivo sull'andamento didattico-scolastico e comportamentale nonché sull'espressione corporeo-motoria. Da questa idea, si immagina la futura aula scolastica suddivisa in tre precisi spazi: quello minore relativo all'area formativa occupata dal docente, quello medio per la collocazione dell'area Movi-lectio, quello maggiore riservato agli alunni. L'obiettivo didattico è duplice: sviluppo delle abilità culturali contestualmente allo sviluppo delle abilità specifiche delle discipline sportive (in questo volume è stata scelta quella del karate), che rappresenta il passaggio motivante dal semplice "sapere" (conoscenza) al più complesso "saper trasformare" (competenza appresa). Movi-lectio è un metodo che utilizza spazi minimi e senza particolari sussidi, migliorando la rapidità di elaborazione del compito didattico e la massima rapidità di esecuzione dell'azione motoria, che deve necessariamente svolgersi su una distanza di massimo 10 metri, favorendo lo sviluppo percettivo come affinamento della capacità di differenziazione e di discriminazione degli stimoli, in cui l'alunno arriva ad una risposta che inizialmente, fra i banchi, non riusciva a dare.
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