Con il nome di Torres in core. 110 anni di piccole e grandi storie rossoblù
"Mai stata in B, figuriamoci in A. Plurifallita. E finita troppo spesso nelle mani di filibustieri o, peggio, di dirigenti imbranati. Tra le prime in Italia ad avere un proprio stadio e poi costretta a cederlo al Comune per pagarsi i debiti. Capace, negli ultimi vent'anni, di non retrocedere mai sul campo, di vincere cinque campionati, e di ritrovarsi nonostante tutto sempre al punto di partenza. Dirimpettaia e cugina poco fortunata di una squadra miliardaria che ha vinto uno scudetto e ha ammaliato un'intera regione. Collocata in una specie di riserva indiana. Eppure sostenuta, amata alla follia e ancora orgogliosamente in piedi, nonostante tutto. Sono passati 110 anni e il fenomeno Torres ancora è difficile da spiegare. Nata come polisportiva, ha collezionato titoli italiani e medaglie olimpiche, e ha anche svezzato calciatori arrivati a vestire la maglia azzurra. Al di là dei luoghi comuni, la Torres è da oltre un secolo molto più di una semplice squadra: è anche un fenomeno di costume, un punto di riferimento sociale sempre in grado di collocarsi in qualche modo al centro della vita dei sassaresi."
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