Cinìn

Cinìn

1943: Mussolini fonda la Repubblica Sociale Italiana. Tonino, un ragazzo di 18 anni infarcito di mistica fascista, dopo una violenta discussione col padre, vola a Salò. Nella prima azione contro i partigiani, con gli uomini del suo manipolo, viene ucciso - scambiato per un partigiano adulto intento a minare un sentiero - Cinìn, un bambino di 12 anni che, avvolto in un vecchio e sbiadito pastrano del padre raccoglie funghi! Tonino che aveva omesso il "Chi va là?", non viene dichiarato colpevole, ma è trasferito fuori Salò, e questo accentua il suo senso di colpa che lo assalirà anche quando - rientrato a casa dei suoi - preferirà vivere, da solo, nella casa di campagna! Qui Tonino "vive" con Cinìn mattina, sera e notte: parla, discorre, chiacchiera, accetta i suoi consigli, e insieme vivono anche dei "sogni": "vive" con Cinìn! La morte del padre e qualche mese dopo quella della madre, lo riavvicina ad Jana, vecchia compagna del liceo, che più tardi sposerà, con la quale ancor prima del matrimonio, avrà parlato di Cinìn, e sarà lei, con il suo amore a ridargli serenità ed a convincerlo che Cinìn ha "perso la vita in un'azione di guerra"...
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