Il nuovo procedimento sommario di cognizione
Il principale male che affligge la giustizia italiana, e in particolare quella civile, è l'eccessiva lunghezza dei tempi processuali. L'esistenza di un celere apparato giudiziario sarebbe funzionale ad offrire e qualificare in termini di efficienza, l'intera organizzazione statale con risvolti di tipo economico e politico. L'attenzione del legislatore si è orientata in tal senso in occasione dei più recenti interventi e in particolare con l'introduzione del nuovo procedimento sommario di cognizione, che gli autori del testo, Valerio De Gioia e Claudio Tedeschi, definiscono come un modulo procedurale a cognizione piena, che, nella intenzio legislatoris, si pone come archetipo della giurisdizione monocratica civile. Il volume mantiene un linguaggio accessibile non mancando però di approfondire gli aspetti più importanti.
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