Abituali. 21 (più uno) racconti al bar
Quella che passa, si siede, si svacca, si alcolizza tra i banconi e le sedie dei bar è un'umanità sperduta e abbandonata da luoghi migliori, che non può non rifugiarsi in posti per definizione tanto apparentemente ospitali quanto provvisori. Ma non sono più i rifiutati, i marginali, gli emarginati alla deriva di tanta letteratura da Zola a Bukowski: siamo solo noi, in questo mondo che ha deciso di non offrirci niente di meglio che il precario asilo di una luce soffusa o bianca, il tempo che si può rimanere nel "cielo dei bar".
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