Dal Risorgimento a Gandhi. Le radici della «nonviolenza» tra religione e politica attraverso il pensiero di Mazzini, Tolstoj, Gandhi, Capitini e Pioli
Lo studio si propone di indagare i rapporti intellettuali e ideali tra Risorgimento italiano e 'risorgimento' indiano; ricordando il volontarismo e il pacifismo di Garibaldi focalizza l'attenzione sull'influenza di Mazzini nel pensiero di Gandhi e cerca poi di analizzare l'incontro di questi due punti di riferimento ideali in alcuni dei protagonisti della riflessione e dell'azione nonviolenta nell'Italia del '900. Specifica attenzione è stata posta sulla cultura "religiosa" dei due facendo riferimento alla formazione culturale "illuminista e rivoluzionaria" (Rousseau e Condorcet) e "cristiano-liberale" (Lamennais) di Mazzini, per passare alla narrazione della nascita della "nonviolenza" tolstoiana, base della cultura religiosa e politica gandhiana. Nella parte finale si affronta la circolarità della weltanschauung mazziniano-gandhiana che 'ritorna' in Italia con Aldo Capitini e Giovanni Pioli, il cui pacifismo integrale e nonviolento affonda le sue radici proprio nel nesso "Religione e Politica". E si parla, in tale prospettiva, della W.R.I (War Resisters' International), sezione italiana di cui Pioli fu il primo segretario e Capitini, Marcucci, Bobbio e La Pira i primi soci.
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