I festival del cinema. Quando la cultura rende

I festival del cinema. Quando la cultura rende

I festival del cinema in Italia hanno svolto, fin dal capostipite veneziano inaugurato nel 1932, un importante ruolo di crescita culturale, offrendo al pubblico un'occasione di confronto con esperienze diverse e lontane. Il moltiplicarsi di tali manifestazioni sul territorio nazionale a partire dagli anni ottanta ne ha fatto un ingranaggio fondamentale per lo sviluppo del mercato audiovisivo e per la valorizzazione delle economie locali, innescando una forte concorrenza tra eventi e una serrata ricerca di finanziamenti. In un contesto, come quello attuale, di forte riduzione delle sovvenzioni pubbliche e di ridimensionamento generale degli investimenti privati, il futuro del sistema dei festival del cinema non può prescindere dalla comprensione dell'indotto economico di queste rassegne e, più in generale, della cultura. Come si misura tale valore? Lo studio qui presentato sviluppa un modello, applicabile anche ad altri ambiti, che mette in luce la capacità dei festival di fungere da stimolo all'economia del territorio attivando processi virtuosi di incremento della domanda di beni e servizi nelle aree interessate dalla manifestazione, impulso che si traduce in un ritorno sull'investimento in grado di attrarre anche finanziatori privati Per completare la visione del valore economico dei festival, si fornisce un approfondimento sul ruolo tecnico delle manifestazioni nella filiera di produzione e promozione cinematografica, soprattutto per i film indipendenti.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Le ostinazioni di un matematico. Ovvero come morire tre volte per la congettura di Goldbach
Le ostinazioni di un matematico. Ovvero ...

F. Desiderio, L. Tagliaferri, Didier Nordon
Anatomia della battaglia
Anatomia della battaglia

Giacomo Sartori
Pippo pettirosso fa un giretto
Pippo pettirosso fa un giretto

Francesco Tullio Altan
Crescere figli maschi
Crescere figli maschi

Roberta Stabilini, Steve Biddulph