Troppo tardi, Sammy
Diventare ciechi. Ci vuole un attimo ed è quello che scopre Sammy, 38 anni, un passato da giocatore d'azzardo e una vita tra furti, bevute ai pub e partite di calcio. Una mattina riapre gli occhi in uno spiazzo d'erba e non ricorda nulla. Sammy piomberà nel buio e questa volta per non uscirne più. E' stata la polizia? E Sammy ha a che fare con un terrorista? E Helen, la sua ragazza, che fine ha fatto? E il mondo sarà sempre lo stesso anche da ciechi? Scritto in un provocatorio e furibondo "glesca", il dialetto scozzese di Glascow, che costituisce parte del fascino dell'opera e un'autentica sfida per i traduttori, il romanzo è un disperato apologo sulla mancanza di giustizia morale, sull'accettazione dei torti e sulla labilità del destino.
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