Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli
In un mondo dominato da incertezza, velocità dei cambiamenti, compressione del tempo e dello spazio, il luogo che si considera come "casa" è quello dove appare possibile ricomporre a unità i frammenti dell'esperienza. In questo senso, il sentirsi a casa non si collega soltanto allo spazio fisico dell'"abitazione" tradizionalmente intesa. Soprattutto per i giovani, questa esperienza può passare, oggi, attraverso una relazione soggettivamente significativa con alcuni tempi e spazi collettivi che prendono forma nella città. Vere e proprie "isole di durata", questi spazi-tempi mettono in evidenza i mutamenti che hanno investito la realtà giovanile e delineano nuove reti concettuali necessarie per interpretarla. Il libro ricostruisce questi cambiamenti prendendo le mosse da una ricerca nazionale sulla costruzione dello spazio-tempo nelle pratiche del quotidiano, in particolare dai risultati delle indagini svolte a Pavia e a Milano, rispettivamente sul vissuto degli spazi domestici e sulla nuova relazione con gli spazi pubblici da parte dei giovani. Una guida indispensabile per comprendere i vissuti giovanili e le pratiche di resistenza quotidiane che i giovani mettono in atto, superando le tradizionali dicotomie tra sfera del pubblico e sfera del privato. Ma anche, più in generale, per approfondire la comprensione delle dimensioni e delle dinamiche simboliche che caratterizzano la vita quotidiana nell'epoca della globalizzazione.
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