Educabilità, educazione e pedagogia nella società complessa. Lineamenti introduttivi
In ogni epoca storica, ogni popolazione, ogni stato nazionale hanno impiegato ingenti risorse e le intelligenze migliori per promuovere il dischiudersi di tutti i talenti e veicolare principi morali, leggi e regole di vita in grado di garantire il futuro della società. A fine Ottocento interviene un radicale stravolgimento. A partire dalla psicoanalisi di Sigmund Freud, la cifra dell'educazione diviene lo spontaneismo: assecondare gli istinti, le pulsioni e i desideri (mutevoli) dell'educando. Nel nuovo millennio, in seguito alla polifonia dei messaggi e alla frammentarietà della vita, si attesta una profonda crisi di valori, di educazione e della pedagogia (intesa proprio come scienza dell'educare) che investe tutte le istituzioni esistenti, in particolare famiglia e scuola. Questo studio vuole rilanciare l'idea dell'educazione, esplicandone l'importanza e l'urgenza oggi, nella stagione dell'imperialismo dei mercati economici. L'auspicio è di innescare un circolo virtuoso che porti a scongiurare la morte della pedagogia, promuovendone invece la "guarigione" (mediante la sua conoscenza autentica), in maniera da poter iniziare a "curare" anche la società, per il tramite dell'unica medicina efficace: occorre ricominciare dall'educazione.
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