Il libro ha dentro tanta sera (c’è un preciso punto foscoliano) e si chiude con una poesia dedicata a Ettore Spalletti. Questo giusto tributo, che richiama inevitabilmente la solarità pastellata delle opere del maestro, suggerisce di riflesso il nome di un altro artista abruzzese, anche lui abitato da una sensibilità adriatica e purtroppo anche lui scomparso, Franco Summa, che alla città (in primis Pescara) ha consacrato tutta la sua ricerca...
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