In Messico con Frida Kahlo. L'autoritratto come geografia
Paola Zoppi immagina una cartografia essenziale nella quale far convergere case, città e strade, nelle quali la vita dell'artista messicana ha preso forma; e una mappa astrale che delinea il profilo di Frida al momento della sua venuta al mondo e prima che il mondo stesso entrasse in lei. Tuttavia una storia non può essere solo lo svolgersi cronologico di fatti e non può limitarsi a ciò che già conosciamo. Frida va ricercata nelle parti del suo corpo che, una volta fratturate, sono divenute genesi e spazio della sua arte; nelle parole diventate luogo di passione: disintegrazione, nascita, doppio. In quella cultura materiale che si alimenta del suo volto, lo stesso che l'artista ha disegnato ossessivamente per prima.