Buio

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Alla luce dei cambiamenti sociali (la legge sulle unioni civili in Italia del 2016, il Ddl Zan del 2020/21), e dei conseguenti sconvolgimenti, convinto che l'arte in genere, e dunque la letteratura, sia l'unico strumento di comprensione non ideologico del mondo di cui disponiamo, Angelo Molica Franco chiede alla letteratura di guidarci. Scegliendo un libro per decennio, dalla fine dell'Ottocento in poi, si fa un viaggio nel libro, ma anche nel periodo storico, nel momento artistico: da Matrimonio sotto zero di Alfed J. Cohen, il primo romanzo dove l'omosessualità è vista come rapporto d'amore e non solo fisico, passando per L'immoralista di André Gide in cui il personaggio - senza una relazione con un altro - scopre la propria omosessualità come condizione umana, e anche Addio a Berlino, il primo romanzo che parla dei gay come comunità sociale riconosciuta. In questa successione, si farà riferimento anche al cambiamento stilistico: dal nascondimento linguistico, al processo di affermazione del sé tramite i generi del memoir, del romanzo post-moderno o del grido. Tenendo, però, bene a mente il fatto che ancora oggi l'omosessualità è vissuta come "un buio straordinario", qualcosa da vivere lontano dalla luce del sole.
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