A Firenze con Oriana Fallaci
Un viaggio dell'anima. L'Oltrarno occupato dai tedeschi e liberato dagli alleati accolti a fucilate dai franchi tiratori fascisti, i ponti avvolti in una nuvola di polvere, in fiamme, i lungarni minati. E poi, in braccio alla sua bicicletta, le peripezie della staffetta partigiana: Monte Giovi, la torre dei Mannelli, piazza Pitti. E poi la gente che incrocia calpestando i sanpietrini del quadrilatero segnato dai romani, i "fiorentinacci" come li apostrofa Montanelli. E poi la bellezza che ti sorprende col naso all'insù dove nessuna guida turistica ti porterebbe per mano. E poi le botteghe artigiane che adora, le trattorie fuori circuito, gli antiquari. Alla domanda "Se sono italiana", Oriana rispondeva con orgoglio: "sono fiorentina".