La Dora dei miei sogni
Dora, Dora, Dora. Vagheggiata, inseguita, adorata. Mauro Sardonico non può farne a meno, vive letteralmente per quella che è la donna dei suoi sogni. Nessuno a parte lei può aiutarlo, soprattutto ora che la sua ordinaria vita di agente assicurativo è stata sconvolta. Uno dopo l'altro i suoi clienti sono vittime di uno spietato assassino. Tutti sono stati trovati col cranio rasato e un aforisma di Zurau scritto sulla fronte, particolare questo che lo riguarda da vicino e lo mette, a poco a poco, sempre più nei guai. Qualcuno vuole incastrarlo? E perché? Deve calmarsi, cercare di ragionare: chiude gli occhi Mauro per cercare la verità, aspetta che Dora, splendida e inafferrabile, lo tranquillizzi con le sue dolci parole. Vorrebbe solo abbandonarsi tra le sue braccia. Un romanzo ricco di suggestioni distopiche che segue il flusso irrefrenabile di una coscienza in equilibrio precario fra illusione e verità. Massimo Torre elimina ogni filtro e lascia che il protagonista si confessi, seguendo la tortuosa via dei propri pensieri scomposti e delle proprie paure più profonde, per sfuggire alle quali spesso l'unico, autentico rifugio sono le proprie fantasie. Ammesso che riescano a reggere all'urto con la realtà.
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