Racconti sotto l'ombrellone
Una granita ai gelsi con la panna sul molo di fronte al mare, il sole di un agosto desolato che riscalda le lapidi solitarie di un cimitero, televisioni che trasmettono vecchi telefilm. Ma anche venditrici di rose che in una serata calda e solitaria raccontano il loro passato fatto di poesie e letteratura. Partite di calcio seguite con il cuore in gola un po' perché la Nazionale si gioca la finale dei mondiali, un po' perché in un giugno afoso questa partita la stai guardando con un papà solitamente distante. "Racconti sotto l'ombrellone" è una raccolta di piccole storie in bilico tra l'incanto e la sospensione, così come l'estate. Una stagione di interruzione, di pausa dove accanto all'entusiasmo della scoperta e del confronto, che sia di un paese esotico o delle strade vuote della città che non si è potuto abbandonare, ritroviamo il susseguirsi di giorni che scorrono incredibilmente lenti, placidi, quasi immobili. Fino a quando ci si rende conto che, a pensarci bene, la città si sta già risvegliando dal letargo e si gonfia di abitanti, mentre l'estate emette l'ultimo singhiozzo di salsedine.
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