La nuova disciplina delle impugnazioni dopo la «legge Pecorella»
Questo volume raccoglie undici contributi sulle impugnazioni penali. Nei singoli capitoli sono efficacemente individuati, con un taglio pratico, i punti fermi e sono indicate le questioni irrisolte dopo la "legge Pecorella" senza trascurare le vaste problematiche di diritto transitorio ancora in attesa di soluzioni appaganti e persuasive. Due saggi di inquadramento generale e sistematico vertono sulla "filosofia" della riforma e doppio grado di giurisdizione di merito e sui profili sovranazionali e costituzionali della facoltà d'impugnare. Seguono tre contributi sulle nuove regole di valutazione del materiale probatorio e sui vincoli decisori in sede di archiviazione, nell'udienza preliminare e nel dibattimento, tre aspetti essenziali per delimitare gli innovati requisiti della motivazione e, correlativamente, i nuovi temi suscettibili di verifica in sede di gravame. Ai tre studi sui nuovi ambiti soggettivi e sui nuovi limiti oggettivi delle impugnazioni e sulla conversione dei mezzi di impugnazione, si aggiunge quello sull'applicazione delle nuove regole nei procedimenti in corso, profilo quest'ultimo di grande interesse e attualità, in attesa di un intervento risolutore della Corte costituzionale. In chiusura sono proposti due contributi sulle resistenze applicative e sulle tendenze restauratrici avverse alla "riforma Pecorella" e sui persistenti ostacoli - non solo culturali e/o ideologici - all'attuazione di controlli effettivi sulla correttezza del metodo probatorio in Cassazione.
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