Della città di Firenze e dei fiorentini. Una piccola antologia
"Qual città, non soltanto in Italia ma in tutto il mondo, è più salda nella cinta delle sue mura, più superba di palazzi, più adorna di templi, più bella di edifizi, più splendida di porticati, più ricca di piazze, più lieta di ampie strade, più grande di popolo, più gloriosa di cittadini, più inesauribile di ricchezze, più feconda nei campi? (Coluccio Salutati)." "Questi viottoli, che a Firenze si chiamano strade mi affogano; questo sudiciume universale mi ammorba; queste donne sciocchissime, ignorantissime e superbe mi fanno ira. (Giacomo Leopardi)." Dalla Nuova Cronica di Giovanni Villani, scritta a metà del Trecento, fino alle pagine di Non sono un maestro (1976) di Giovanni Michelucci, questa piccola antologia raccoglie ciò che è stato scritto sulla città di Firenze da molti uomini illustri che lì sono nati o vi hanno vissuto a lungo, e da altri che l'hanno visitata e conosciuta nel corso dei loro viaggi.