De pictura
Il mosaico dell'Edizione Nazionale delle Opere di Leon Battista Alberti si arricchisce di un nuovo, fondamentale tassello con la pubblicazione di questa edizione del "De pictura" nella redazione volgare, condotta da Lucia Bertolini con strategie d'indagine messe a punto in lunghi anni di studio. Un'edizione destinata a costituirsi quale riferimento indispensabile per ogni futura riflessione e indagine sul trattato pittorico dell'Alberti, nonché per delineare con sempre maggior precisione la poliedrica personalità dell'autore. L'edizione si fonda sull'analisi puntuale dei tre testimoni manoscritti dell'opera, conservati a Firenze, Parigi e Verona, alla luce delle precedenti edizioni, a cominciare da quella di Cecil Grayson, assumendo il manoscritto fiorentino come guida e fondamento. Il sistematico raffronto dei tre testimoni mediante dettagliate tavole di comparazione non vale soltanto come puntuale escussione di ogni tipo di variante, allo scopo di stabilire un testo filologicamente attendibile: la collazione dei tre manoscritti aiuta infatti non solo a tracciare la storia elaborativa del trattato, ma anche a meglio riconoscere il metodo di lavoro albertiano. Preceduto dalle note critiche, che documentano le ragioni delle scelte restitutive, il testo del "De Pictura", corredato da un triplice apparato (redazionale, di tradizione e delle fonti) è seguito da un Commento linguistico inteso a chiarire il senso di quanto in esso risulti ambiguo o problematico.