Una collezione di sigilli
Il sigillo, nato nella notte dei tempi come documento di autenticità del possessore, cambia in gran parte il suo utilizzo alla fine del '700 con l'introduzione del cachet. Diminuisce quindi l'importanza delle matrici a tutto vantaggio delle impugnature, che fanno dei sigilli oggetti di alto artigianato o addirittura gioielli tali da essere annoverati fra le arti minori. Sono realizzati nei materiali più diversi e rivelano le correnti artistiche del periodo. Talvolta prodotti anche in piccole serie, sono firmati dagli stessi scultori o sono riproduzioni in miniatura di opere famose. Il volume ne illustra una straordinaria collezione di oltre 500 pezzi, catalogati e suddivisi secondo la tipologia (semplici, con busti o figure femminili, maschili, infantili, animali, e ancora a ciondolo, calchi etc.) o il materiale dell'impugnatura (in madreperla, in legno e cuoio, in avorio, corno, osso, in pietre dure, in pietra lavica, in marmo, in porcellana, in vetro e cristallo, in galalite, bachelite o resine sintetiche, in metallo, smalto, mosaico etc.). Ogni sigillo è corredato da una breve didascalia che ne riassume le caratteristiche formali, le dimensioni e il significato della matrice.
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