Il canto delle rondini di via Pietrapiana
Tra storia e aneddotica, tra vicende personali e memoria collettiva, 'la Firenze che fu' riemerge dal racconto appassionato dei ricordi d'infanzia e d'adolescenza di Giancarlo Grazzini. Si viene così a costituire una vera e propria mappatura dell'anima che si interseca e si sovrappone a quella di un'intera città. Un libro stratificato, che procede per accumulo: ci sono la povertà e la disperazione della guerra, la fatica e il coraggio della rinascita, la magia delle prime villeggiature e un piccolo mondo, costruito negli anni su affetti duri come la pietra, che improvvisamente si apre a infinite possibilità. L'autore, la cui infanzia è stata scandita e in parte compromessa dai bombardamenti, cresce insieme a questa nuova Firenze che lo prende per mano e lo introduce alle meraviglie del teatro di prosa, della lirica, delle jam session di musica jazz e delle grandi passioni sportive, su tutte il calcio con l'amata Fiorentina e il ciclismo eroico di Bartali e Coppi. Un atto d'amore verso luoghi e tempi ormai perduti che l'autore riesce però a restituirci proprio in virtù del sentimento con cui a suo tempo li visse.
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