Roberto Giovannelli. Et in Armenia ego
Sul filo delle suggestioni di un recente viaggio in Armenia e in Karabakh e dal ricordo della favola antica che narra di Vahakan, dio giovinetto dalla "chioma di fuoco, barba fiammante e occhi come soli" nato dalla congiunzione del cielo e della terra, l'autore presenta un nucleo di recenti opere. Si tratta di figure volanti dalla terra al cielo, come se da una stele di pietra che egli ha dipinto in buon fresco per il paese di Shoushy queste fossero traslate sulla intatta superficie di tavole levigate o incastonate in fulgide cornici architettoniche. Nelle opere del viandante pittore, come accompagnate dal vibrante suono del duduk qual flebile concento di umani sospiri, si raccolgono giovani raccoglitori di stelle, uomini in contesa di frutti d'oro, portatori di città o di spicchi di luna, trovatori solitari che affidano parole al vento, traiettorie di lucciole, uomini, donne e fanciulli dimoranti in alberi genealogici simboleggianti l'unione di arcani pensieri. Testi di Roberto Giovannelli, Carlo Lapucci, Nicola Micieli.
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