Carte della Badia di Marturi. Nell'Archivio di Stato di Firenze (971-1199)

Carte della Badia di Marturi. Nell'Archivio di Stato di Firenze (971-1199)

Quando il 12 novembre 1445, con una bolla di papa Eugenio IV, si stabilì l'unione del monastero di San Michele Arcangelo di Marturi (Poggibonsi) con il monastero femminile di Santa Brigida (o del Paradiso) fuori le porte di Firenze, cominciava a concludersi la storia plurisecolare dell'abbazia valdelsana fondata alla fine del X secolo dal marchese Ugo di Toscana. L'istituzione del fondo Diplomatico nel 1778 comportò anche per l'Archivio di Marturi lo smembramento del contesto originario; così mentre la documentazione cartacea della Badia di Marturi insieme a quella del monastero di Santa Brigida e dell'ospedale di Bonifacio confluì nel 1785 nell'Archivio dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, i documenti in pergamena entrarono a far parte del Diplomatico con la denominazione "Bonifacio". I 103 documenti pubblicati in questo volume rappresentano, per il periodo 971-1199, la quasi totalità del fondo, costituito in tutto da 1.296 pergamene. Sono stati esclusi un diploma imperiale di Ottone III concernente l'abbazia di Nonantola e i suoi possedimenti toscani e un instrumentum venditionis riguardante beni situati nel Mugello e nella Val di Sieve, territori in cui l'abbazia di Marturi non aveva interesse. Si sono invece presi i munimina e tutti quei documenti che, benché non evidentemente connessi con Marturi, si riferiscono a zone o a persone con cui il monastero aveva interessi e legami.
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