Compagno d'occasione. Poesie 1997-2005
Questo poemetto di Laura Maria Gabrielleschi registra - nel suo inanellarsi di epigrammi - quasi un lunario di epifanie, una solitudine in amore crescente che si colma e si vuota di stagioni ed ombre, che si allunga e si perde nella selva odorosa dell'incontro. L'amore vi si impone come una vocazione ed è una soglia insistita nonostante la perdita e la delusione; qui il dolore è il manque, e dunque la ricerca dell'amato in un incessante gioco delle parti. Perché l'alter ego è ambiguo, sfuggente, mortale, in bilico tra la fame e la sazietà, e dunque la risposta è nella poesia in cui si rinnova la limpidezza della vita, la sua invincibile semplicità. Fedele a se stessa, Laura Maria Gabrielleschi ha giocato ancora una volta la carta della sua poetica dove l'assoluto magicamente si incarna nell'io desiderante. Carta che sulla pagina è vincente e nel labirinto della vita condivisibile, in parte e per un tratto, come vuole il titolo, con un Compagno d'occasione. (Franco Manescalchi).
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