Barbara Pinna. Muta poesia
Il volume riproduce a colori le opere esposte in mostra - quasi tutti oli su tela o acqueforti -, con l'aggiunta di un nucleo di recenti studi realizzati in piccoli disegni e acquerelli. Molti elementi significativi delle composizioni dell'artista romana sono raccolti tra le cose accumulate nel tempo nello studio di pittura, con una semplicità determinata dal caso, guidata da un'attrazione istintiva e momentanea verso l'una o l'altra delle numerose forme sparse sui tavoli di lavoro: panni di lana, broccati, drappi di seta, calchi in gesso di figure e di ornati, pietre, frammenti di marmo, sagome di legno, ingranaggi, noci, melagrane, aranci, limoni, fiori e foglie essiccate nel corso della lunga interminabile posa. L'occhio di Barbara è da tempo orientato a una sensibile prevalente rilettura dell'arte italiana della prima metà del Novecento, come a focalizzarne gli umori e la complessità in un nuovo incontaminato percorso. Il volume è il catalogo della mostra pittorica aperta dal 7 al 22 luglio 2007 presso la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano (Grosseto).
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