2° Premio Internazionale Dostoevskij. Racconti *
È di poco tempo fa la polemica sulla tentata epurazione di Dostoevskij, mai come in questo tempo incerto c'è bisogno di libertà, di comunione e condivisione. Noi che gestiamo l'unico premio internazionale dedicato a questo autore senza tempo, siamo da sempre fautori della fratellanza tra popoli, infatti siamo riusciti a portare le nostre iniziative ben oltre i confini italiani, grazie al nostro fondatore Giuseppe Aletti che ha pubblicato le sue opere nei paesi arabi, in Georgia, e che ha solidi rapporti di amicizia con poeti e intellettuali di tutto il mondo. Per noi -da sempre- esiste solo la cultura, non le nazioni, per questo motivo introduciamo questo volume con la dura presa di posizione di Giuseppe Aletti, che è stata riportata da diversi media italiani e che spiega bene l'importanza di questo premio e qual è il nostro obiettivo fondante: ogni pensiero può coesistere finché rispetta la libertà di chi lo riceve. "Essere inseriti in un'antologia, così prestigiosa, che porta il nome di un grande romanziere, è un onore. In un contesto storico, privo, sovente di coordinate e di valori, la scrittura assume un ruolo importante perché stimola la ricerca, la documentazione, la conoscenza delle nostre radici. Confrontarsi con i grandi, pur riconoscendo i nostri limiti, ci invita a lavorare con metodo e continuità. L'esercizio costante, le varie stesure di un testo diventano la base di un impegno che dà soddisfazione, nonostante i sacrifici." (dalla prefazione di Alessandro Quasimodo)
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